Luigi e Fausto, conoscere la materia è conoscere la forma
di Anna Maria Vinci

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Sunto: L’indagine conoscitiva si può esprimere artisticamente con diverse modalità, in Luigi Pirandello come nel figlio Fausto è il caos l’elemento che scompone la materia per indagarne gli aspetti più reconditi. In entrambi si nota una stretta concordanza, sicuramente non nelle modalità di concepire la pittura, ma di indagare il reale, la materia. Si tratta di una corporeità pesante dalla quale ci si vuole liberare, ma non si può ignorare, esiste, da qui nasce l’esigenza del particolare che diventa però simbolico. Nel caos dei corpi di oggetti apparentemente descritti sia da Luigi che da Fausto anche con dati e tratti realistici emerge, quindi, nitido, il grido di un’ umanità che sente e desidera altro. Dai dati contingenti scomposti emerge prepotente il grido di dolore dell’essere, che nel caos cerca le risposte, senza mai trovarle.

Abstract: The cognitive survey can be expressed artistically in different ways. In Luigi Pirandello, as in his son Fausto, chaos is the element that breaks down the material to investigate its most hidden aspects. In both we note a close concordance, certainly not in the ways of conceiving painting, but to investigate the real, the matter. It is a heavy corporeity from which we want to free ourselves, but we can not ignore it, it exists, hence the need for the particular that becomes symbolic. In the chaos of the bodies of objects apparently described by both Luigi and Fausto, even with realistic data and features, the cry of a humanity that feels and wants something else emerges clearly. From the decomposed contingent data the cry of pain of being emerges, which in chaos searches for answers, without ever finding them.

Anna Maria Vinci è docente di lettere di ruolo presso il Liceo Scientifico di Tarquinia – “IIS Vincenzo Cardarelli”. Laureata in lettere con indirizzo filologico moderno presso l’Università “Sapienza” di Roma, ha conseguito numerosi corsi di perfezionamento. Ha conseguito il Master di I livello in "Didattica apprendimento e valutazione: il ruolo dell’insegnante nei nuovi contesti formativi integrati" e il Master di I livello in “Didattica disciplinare, innovazione tecnologica e strategie per l’integrazione".
Scrive come corrispondente sul quotidiano inter provinciale “Il Corriere di Viterbo” dal 1999 (interruzione di due anni) ad oggi sia sulla pagina di cronaca locale sia sulla pagina della cultura. Ha collaborato con il periodico “La Rivista”, il Corriere di Civitavecchia, Reporter (Boston).

ArteScienza Anno IV, N.8 dicembre 2017

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arte e Scienza, verso una ricomposizione culturale
di Luigi Campanella

Sunto. Nella società post-industriale, in cui viviamo, la cultura sembra prevalere sempre di più sulla struttura, riconoscendo alla dimensione creativa delle attività umane il ruolo di guida e di orientamento. La tradizionale articolazione della cultura in umanistica e scientifica deriva da una visione sbagliata, ma soprattutto da una politica di potere delle scuole accademiche. Un segnale di cambiamento verso la uni-tarietà della cultura è la sua visione e concezione di bene culturale: prima era so-stanzialmente il reperto umanistico, oggi anche lo strumento scientifico. La bellezza estetica degli strumenti ne valorizza la ricollocazione all'interno di un ambiente, di un’atmosfera similmente a quanto avviene per le opere d'arte. Un'altra ricomposi-zione culturale, con la rivalutazione della storia della scienza e degli archivi storici, riguarda il rapporto fra teoria ed esperienza.